“Fate sport, sempre”

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07/10/2025
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“Fate sport, sempre”

“Fate sport, sempre”: il messaggio di Anna Danesi e il richiamo panathletico all’educazione attraverso il gioco- Il Concorso Studente Atleta del Panathlon Club Venezia

Il 7 settembre scorso, dopo l’oro alle ultime Olimpiadi, la Nazionale Italiana femminile di pallavolo, guidata da Julio Velasco, è diventata campione del mondo, battendo la Turchia in una finale al cardiopalma a Bangkok, in Thailandia: 3-2.
A distanza di poche settimane, il 28 settembre, anche la Nazionale maschile di “Fefè” De Giorgi ha conquistato il gradino più alto del podio ai mondiali nelle Filippine, superando la Bulgaria 3-1.
L’8 ottobre 2025, il Quirinale ha accolto entrambe le Nazionali per rendere omaggio alle loro imprese. Tra le parole più potenti pronunciate durante la cerimonia, quelle della capitana dell’Italvolley, Anna Danesi, hanno risuonato come un inno all’educazione sportiva: “Fate sport, nel tempo libero, di giorno, di sera e se necessario anche di notte. Non ascoltate chi dice che lo sport è nemico dello studio.”

Un messaggio che il Panathlon fa proprio perché questo discorso rappresenta molto più di un incoraggiamento: è una dichiarazione di principio.
Il Panathlon, da sempre promotore dell’etica sportiva e dell’educazione attraverso il gioco, riconosce in queste parole il cuore della sua missione: lo sport come strumento di crescita integrale, capace di formare cittadini consapevoli, resilienti e solidali.

Sport e studio: alleati nella formazione, come ribadito da Danesi. Lo sport non ostacola il percorso scolastico, ma lo rafforza. “Lo sport allena la concentrazione, rafforza il corpo e la mente e vi darà quella determinazione che vi aiuterà anche tra i banchi.” Questo messaggio si allinea perfettamente con i valori panathletici, che vedono nello sport un complemento all’istruzione, non un’alternativa. L’atleta che studia è il simbolo di un equilibrio possibile, di una società che non costringe a scegliere tra sogno e cultura, ma che li intreccia.

Con oltre 281.000 atlete tesserate, la pallavolo italiana è in piena espansione. Ma il vero successo, come ha sottolineato il Presidente Mattarella, non si misura solo in medaglie, bensì nella capacità di ispirare. Il Panathlon celebra proprio questo: il valore dell’esempio. Ogni gesto sportivo, ogni parola di incoraggiamento, ogni sacrificio condiviso diventa patrimonio educativo. I campioni e le campionesse dell’Italvolley, con la loro presenza al Quirinale, hanno incarnato il principio panathletico del fair play come stile di vita.

Il richiamo di Danesi alle bambine e ragazze che sognano di giocare a pallavolo è anche un invito all’inclusione. “Fate sport” è un messaggio che supera barriere sociali, culturali e di genere. Il Panathlon, che promuove lo sport per tutti, riconosce in queste parole un appello alla dignità: ogni giovane ha diritto a crescere attraverso il gioco, a scoprire il proprio talento, a sentirsi parte di una comunità.

A Venezia, il concorso “Studente Atleta”, giunto alla sua 53ª edizione, è la prova tangibile di come il Panathlon Club Venezia, fin dal lontano 1956, creda profondamente nei valori espressi dalla capitana azzurra. Da oltre mezzo secolo, questo progetto premia giovani che coniugano impegno scolastico e passione sportiva, dimostrando che studio e sport non sono mondi separati, ma alleati nella formazione della persona.

In un tempo in cui lo sport rischia di essere ridotto a spettacolo o prestazione, il discorso di Anna Danesi ci ricorda che il vero valore sta nella sua funzione educativa. Il Panathlon lo sa da sempre: lo sport è scuola di vita. E quando una capitana lo grida dal Quirinale, è tutta la società che dovrebbe ascoltare… e agire.

Note e suggerimenti: L’intervento di Anna Danesi, disponibile qui: Video dell'intervento
ha offerto una testimonianza autentica e ispirata sul valore educativo dello sport. Ricordiamo che già nel 2019 la pallavolo risultava essere lo sport di squadra con il maggior numero di atleti laureati nei principali campionati: un dato che conferma il legame tra disciplina sportiva e formazione culturale.

Per chi desidera rivivere l’intera cerimonia al Quirinale, è disponibile il video completo a questo link, con tutti gli interventi e un filmato riassuntivo dei trionfi azzurri:

Tra i momenti più significativi, il discorso di Julio Velasco, commissario tecnico della Nazionale femminile, che ha lanciato un messaggio forte e attuale: “In un mondo dove le divisioni vanno per la maggiore, credo che lo sport possa aiutare a difendere la cultura democratica.”
Velasco ha indicato lo sport come strumento di coesione sociale, capace di unire persone di origini diverse e di trasformare la diversità in forza comune. La Nazionale femminile, con atlete provenienti da più continenti, è per lui il simbolo di un’Italia inclusiva e moderna, dove il gioco diventa linguaggio universale. “Nessuno deve giustificarsi delle sue origini. Tutti abbiamo lottato per la bandiera italiana.” Il suo intervento richiama i valori fondanti del Panathlon: sport come scuola di vita, rispetto, integrazione e cittadinanza attiva. In un tempo segnato da polarizzazioni, Velasco ci ricorda che lo sport può essere baluardo di democrazia e dignità condivisa.

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